ANIMALI DA BAR
Categorie: 2018-
Data: venerdì 23 novembre
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Orario inizio: 21
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Ingresso: Intero 14€ - Ridotto 10€ Abb. ai 5 spettacoli rassegna Off: Intero 55€ - Ridotto 40€
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Durata:
C’era una volta una metropoli.
Dentro la metropoli un quartiere.
Dentro al quartiere, il bar.
Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra.
Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle.
E se appoggiati al bancone troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa.
Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.
E quando l’alcol allenta un pochettino la morsa e ci toglie la museruola… è un grande zoo la notte… una confessione biologica dove ognuno cerca disperatamente di capire come ha fatto a insediarsi tutta quell’ angoscia. Giorno dopo giorno. Da anni, da secoli. Come abbiamo fatto a non sentirla entrare? E per quanto riguarda gli altri… beh, cerchiamo di essere realisti. Possiamo dire di conoscerci appena. Siamo tutti degli estranei.
D’altronde almeno una mezza dozzina di Cristiani desidera la nostra morte ogni giorno o no? In coda sulla tangenziale… il lunedì mattina in ufficio… chi non vorrebbe torturare il cane del vicino, o schiacciare qualche ciclista di tanto in tanto? Se volete provare l’esatta inesistenza di Dio, salite in una metrò affollata di vostri simili in pieno agosto.
SPETTACOLO VINCITORE PREMIO HYSTRIO TWISTER 2016
ESTRATTI STAMPA
S’affacciano la crudeltà squallida e poetica dei fratelli Coen, e l’elegia bassa del primo David Mamet, nel nuovo lavoro di Carrozzeria Orfeo, Animali da bar, testo di Gabriele Di Luca, prodotto dal Teatro della Toscana. Nel parlare cui s’abbandonano i fissati e gli emarginati che ruotano attorno al bancone di un locale, cogli il vocio visionario (a livelli assai più sgraziati) degli irlandesi al pub di Conor McPherson. […] Presenze tutte intense, con bei toni corali da blues della drammaturgia.
Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica
La compagnia Carrozzeria Orfeo con i suoi spettacoli dall’impronta pop e dal riso amaro, di un abbagliante livore metropolitano popolato di frustrati, reietti, delusi e disperati, grotteschi e veri, dal linguaggio politamente scorretto, ha conquistato la sua fetta di pubblico che riempie le sale come succede ora all’Elfo per Animali da bar drammaturgia Gabriele Di Luca, recitato dei bravi e sgargianti attori della compagnia.
Magda Poli, Corriere della Sera
Questa visione amenamente “nera” ben riassume lo stile di Carrozzeria Orfeo, un gruppo che piace, che è attualmente sulla cresta dell’onda proprio per la sua capacità di ribaltare i buoni sentimenti. Gli attori, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi e lo stesso Di Luca – con l’aggiunta dell’irresistibile voce fuori campo di Alessandro Haber – sono bravi e senza dubbio efficaci.
[…] Animali da bar alterna situazioni volutamente trash, come la disputa sull’allungamento del pene, a scorci di dialogo acutamente pungenti (la donna che dice d’esser disposta a farsi picchiare «perché sono tradizionalista») a momenti di sconsolata riflessione esistenziale.
Renato Palazzi, Il Sole 24 ore
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AttoriBeatrice Schiros (Mirka), Gabriele Di Luca (Milo Cerruti), Massimiliano Setti (Colpo di Frusta), Pier Luigi Pasino (Sciacallo), Paolo Li Volsi (Swarovski) voce fuori campo Alessandro Haber
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Autore
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RegiaAlessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
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ProduzioneCarrozzeria Orfeo
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Organizzazione
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MusicheMassimiliano Setti
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Scene e CostumiScenografie Barbaro srl - Erika Carretta
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LuciGiovanni Berti
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Altre info