Dieci anni alle Officine Reggiane
raccontati da Simone Ferrarini

Rassegna: Arte (Pubblica) in scena

Dall’inizio 2012 Simone Ferrarini frequenta regolarmente le Reggiane insieme a molti altri pittori provenienti da tutta Italia Qui sviluppa diverse tecniche murali come l’asta e rullo, l’incastro con la parete, il buona la prima. Ma soprattutto si trova ad assistere uno spaccato di realtà sociale quando i capannoni diventano rifugio di persone rimasti senza lavoro e senza casa. Le Reggiane non sono solo state una scuola di tecniche muralista, ma di relazioni umane e di osservazione della realtà.
Non si tratterà di una vera e propria lezione ma di un racconto di una lezione durata dieci anni, tenuta da un luogo storicamente importantissimo per la provincia reggiana e dalla storia di decine e decine di persone che da lì sono passati in questi anni.

Simone Ferrarini inizia come disegnatore sportivo del Resto del Carlino nel1992. Dopo l’accademia di Belle Arti lavora come magazziniere, sportellista in un ufficio reclami, call center e formatore in carcere. Il percorso come pittore inizia nel 2004 esponendo in diverse situazione private e pubblica in Italia e all’Esterno. Nel 2010 fonda il Collettivo Fx con cui lavora regolarmente nello spazio pubblico. Il riferimento sono sempre state le Reggiane nonostante abbia lavorato in diverse realtà italiane da Bolzano a Lampedusa e estere da Valencia fino ad Almaty.