TI PEDINO DA VICINO

TI PEDINO DA VICINO

Categorie: 2023/24
  • Data: sabato 18 febbraio
  • Orario inizio: 21
  • Ingresso: Intero 12€ - bambini 10€
  • Durata:

Regia

Sebastiano Privitera

Personaggi:

Carlo Baschieri avvocato

Luciana la moglie

Letizia Basenghi la suocera

Betta la domestica

Paride Faina titolare Agenzia

Mino Sani il segugio

Interpreti:

William Incerti

Satah Contiero

Barbara Malatrasi

Marina Luce Di Stefano

Domenico Campanile

Mauro Camorani

L’avvocato Carlo Baschieri e la moglie Luciana sono appena tornati dal cinema. Lui è un uomo di 62 anni, tutto dedito al lavoro, per il quale trascura un po’ la giovane moglie di 37 anni. Infatti, subito appena rientrati, si fionda sulla scrivania, tra le sue carte, mentre Luciana gradirebbe parlare un po’ del film visto: una storia romantica in cui la protagonista, già sposata, è tentata da un’antica fiamma, che la convince a mettere una lampada sul davanzale della finestra, nel caso si decidesse a segnalargli la sua disponibilità a un incontro amoroso. Naturalmente Carlo non ne è interessato, il film non lo ha neanche visto più di tanto, perché è solito addormentarsi. C’era andato malvolentieri, solo per accontentare la moglie.

Frattanto, Betta, la domestica, viene ad annunciare che giù, in cucina, c’è Letizia, la frizzante madre di Luciana, la quale sta piantando una grana alla cuoca che, a suo dire, non sa cucinare. La sua irruente entrata in scena dà a Carlo il pretesto di mollare la moglie per dedicarsi meglio al suo lavoro.

Durante la sua assenza, Luciana racconta a Letizia del film e del profondo turbamento che le ha provocato, tanto che, quando Carlo torna con un telegramma che lo costringe a partire urgentemente per Genova, in un momento in cui sono rimasti soli, Letizia gli consiglia di tornare con un regalino per Luciana, “…perché alle donne fanno piacere certe cose… e in certi momenti… Tu mi capisci, è vero?”

Carlo va via insieme con Letizia, che s’è offerta d’accompagnarlo alla stazione, e Luciana, dopo un ultimo saluto, rimane sola coi suoi pensieri. Quasi senza accorgersene, sposta la piccola lampada presente nel soggiorno, la posiziona nei pressi del davanzale, spegne le luci, si distende sulla poltrona e si rilassa .

Ormai s’è appisolata, tant’è che non s’accorge del ritorno di Carlo, che ha perso il treno e la sorprende in quell’atmosfera onirica, con l’inquietante lampada posizionata proprio laddove nel film aveva avuto un romantico ruolo. Il sospetto comincia così a farsi strada, rafforzato anche dal consiglio di Letizia, il cui significato adesso gli appare più chiaro e a nulla valgono le spiegazioni di Luciana che, peraltro, provando un senso di colpa per i suoi turbolenti pensieri, si palesano farfugliate e pretestuose.

L’indomani Carlo decide di affidarsi a un’agenzia investigativa, per far pedinare Luciana durante la sua assenza e avere, così, le prove del suo tradimento. L’Agenzia Nulla Sfugge, diretta da Paride Faina, incarica un suo infallibile segugio, Mino Sani, ad assolvere, in tutta segretezza, a tale compito.

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