Gli H.O.T. Minds si cimentano in una nuova produzione, interamente eseguita dal vivo, coinvolgendo un centinaio di ragazzi e scelgono di intrecciare la storia di Shahrazād con quella di Aladdin e la Lampada Magica, la storia per eccellenza di magia e desideri, il desiderio di essere se stessi e di libertà. Quest’ultima non fa parte del libro originale de Le mille e una notte, ma è stata aggiunta nel diciasettesimo secolo da Antoine Galland il primo traduttore del libro dall’arabo al francese, e da lì nelle altre lingue europee. Galland l’aveva sentita da un mercante di Aleppo e decise di includerla ne Le mille e una notte. I fatti della storia originale si ispirano alla tradizione degli Uiguri, cinesi musulmani con una ricchissima cultura sapienziale e ritualità di riti e danze.