LINATE 8 OTTOBRE 2001 La strage.
Categorie: 2010 - 2011-
Data:
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Orario inizio:
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Ingresso:
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Durata:
SPETTACOLO TEATRALE
di GIULIO CAVALLI e FABRIZIO TUMMOLILLO
con GIULIO CAVALLI
con il patrociniio del “COMITATO 8 OTTOBRE PER NON DIMENTICARE”
Fuori c’era un cartello,
un cartello di cartone -quello delle pizze- inchiodacchiato sopra al tronco di un Ginko Biloba che era nettamente fuori peso. Sopra al cartello c’era scritto “Avioporto di Bengodi – Sagrato di fermata e ripartenza di apparecchi ariiomobili specializzati”. E poi sotto a matita “ Quattrocentotredicimilaetrecentoventisettepassieuntacco dal mare”.
E quando sbriciolava la seconda scritta a matita, Nonnocleto gli si alzava il naso sotto gli occhiali di soddisfazione,
perché c’era andato anche lui a fare il conto dei passi con gli altri: Lustramarmitta, Paracarro, lo Sgagnabiglietti, il Vigile, il Postino, Mariafacciadastrìa la panettara e Culodigomma davanti a tutti, con la faccia da guida turistica e la tuta sporca di olio a forma dei continenti del mappamondo.
Sembra l’inizio di una favola.
Una città immaginaria, personaggi sgangherati, un’impresa da compiere.
La costruzione dell’avioporto di Bengodi, la ricerca di un tesoro, non c’è differenza.
Si ride dei caratteri dei bengodiani, ci si affeziona alle loro debolezze.
Dall’avioporto di Bengodi tanto possono partire solo aerei prodotto della fantasia, non c’è pericolo.
“ Milano buongiorno, il Delta India Echo Victor Xray sta scendendo adesso da livello di volo 280 a 250” .
Sono le 6.39.37” di lunedì 8 ottobre 2001 quando un Cessna Citation 525-A partito da Colonia annuncia il proprio arrivo al centro di controllo regionale di Milano, riceve l’autorizzazione a proseguire la rotta passando su Saronno. L’aereo appartiene a una società tedesca, l’Air Evex.
E’ stato costruito nel Kansas, in America, negli stabilimenti della Cessna Aircraft pochi mesi prima.
L’immatricolazione risale solo al mese precedente. L’aereo ha le marche D-IEVX (Delta India Echo Victor Xray, secondo l’alfabeto fonetico internazionale). E’ importante saperlo, è importante per la nostra storia, che non è una favola: il suo codice identificativo.
Poi all’improvviso la città non è più immaginaria, è una città vera, in un tempo reale.
Gli aerei non hanno più tracce di fantasia, ma codici identificativi.
E le persone che ci salgono nomi e cognomi.
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