HAIR live

HAIR live

Categorie: 2010 - 2014
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HAIR live
di James Rado e Gerome Ragni
Regia: Giacomo Rabitti
Direzione Artistica: Domenico Barani

Siamo a New York, in Central Park, dove si svolge l’antefatto: un gruppo di giovani hyppie guidati dal leader pacifista Gorge Berger incontra Claude Bukowsky, ragazzo dell’Oklahoma, venuto nella Grande Mela per arruolarsi nell’esercito e partire per il Vietnam. Trascorreranno assieme un paio di giorni in cui il gruppo tenterà di dissuadere il giovane dall’arruolarsi. Berger e il gruppo conducono Claude ad una festa privata in cui dichiarerà il proprio amore alla bella Sheila, ma la troppa audacia li porterà in prigione. Nonostante diverse esperienze forti vissute assieme, Claude entra nell’esercito e parte per il Nevada, una delle basi di partenza per il Vietnam. Berger, spinto dall’amicizia, vuole fargli incontrare Sheila per l’ultima volta prima di partire, ma il tentativo risulterà fatale e beffardo.

Il legame con gli anni ‘70, quelli della contestazione giovanile e della rivoluzione culturale, è stato reso particolar- mente saldo da una serie di fattori emblematici tra cui, la forza delle idee innovative, la consapevolezza della poten- za dei movimenti di massa, ma anche e soprattutto dalla forza di una musica travolgente, la musica rock, carica di significati non solo politici, ancora riferimento per le attuali produzioni discografiche. Accanto a nomi eclatanti del panorama musicale dei “seventies” come Jimi Hendrix, i Doors, Bob Dylan, gli Who etc… la gioventù dell’epoca trovò un forte simbolo culturale nelle rappresentazioni teatrali. HAIR è stato a tutti gli effetti il manifesto della gene- razione dei “capelloni”, degli “hippies”, degli oppositori alla Guerra nel Vietnam che videro in questo Musical la tra- sposizione artistica delle proprie idee (critica al perbenismo e conformismo, critica all’odio razziale e alla guerra, invito a portare i capelli lunghi intesi come segno di libertà contrapposto alle rasature dei soldati americani, i “marines” inviati in Vietnam). In HAIR (Capelli appunto) il contesto è quello dei “BE IN” (manifestazioni di protesta di massa in cui i giovani bruciano la cartolina di chiamata alle armi) dove si inneggia alla riscoperta delle filosofie orien- tali, alle droghe psichedeliche credute allora capaci di portare alla piena liberazione della mente e alla libertà sessuale; è soprattutto però il senso dell’amicizia a emergere su ogni altro valore, amicizia per cui si è disposti a tutto … persino a sacrificare la propria vita.

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