DELLA MADRE

DELLA MADRE

Categorie: 2020
  • Data: venerdì 26 febbraio
  • Orario inizio: 21
  • Ingresso: Intero 18€ - Ridotto 15€
  • Durata:

Dopo aver indagato la figura evanescente dei padri contemporanei, il secondo capitolo della
trilogia In nome del padre, della madre, dei figli sposta la lente di ingrandimento sulla figura della
madre.
Una figura che, per buona parte degli italiani, ha mantenuto costante nel tempo una sorta di
sacralità e onniscienza che la rende ingiudicabile, al di sopra del bene e del male, nonostante le
lotte di emancipazione degli ultimi decenni per affrancare la società dal modello patriarcale.
Una visione patologica – tutta nostrana – che impedisce a una donna di dichiarare, e sanamente,
la propria fragilità di fronte al compito materno, costringendola a dover esser madre “per sempre”.


Mario Perrotta


La maternità non è un’esperienza di centramento ma di decentramento. È la gioia nel vedere il
proprio frutto imparare a camminare o a parlare, nel vederlo entrare nel mondo. Ma quando la
maternità diventa patologia si passa dalla madre simbiotica dell’epoca patriarcale – la madre che
non lascia andare il proprio figlio, la madre del sacrificio che vive la propria maternità come
cancellazione della donna e dei suoi desideri – alla madre narcisistica, che vive la maternità come
un handicap, una lesione, una ferita al proprio essere donna. Il figlio non è più ciò che completa il
suo essere ma è vissuto come un ingombro alla propria affermazione personale. Mentre nella
madre patriarcale la madre uccide la donna, nella madre ipermoderna e narcisistica è la donna
che uccide la madre. Nello spettacolo di Mario Perrotta la grande intuizione drammaturgica è la
messa in scena non della madre tout court ma della madre come maledizione che passa
attraverso le generazioni, una verticalizzazione profonda della questione materna che la
psicoanalisi conferma sistematicamente: una donna può vivere in modo libero, creativo,
generativo il rapporto con i propri figli solo quando ha fatto il lutto della propria madre.


Massimo Recalcati

  • Attori
    MARIO PERROTTA e PAOLA ROSCIOLI
  • Autore
    MARIO PERROTTA - collaborazione alla drammaturgia: Massimo Recalcati
  • Regia
    Yasmin Karam
  • Produzione
    Produzione Teatro Stabile di Bolzano, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
  • Organizzazione
    Permàr in collaborazione con DUEL
  • Musiche
  • Scene e Costumi
    Sabrina Beretta
  • Luci
  • Altre info
    Credito fotografico Luigi Burroni